Primu jornu: Siracusa, la bella oasi di Vendicari e un assaggio di Marzamemi!

Fra gli articoli della famiglia Araujo e i loro viaggi in camper, eccoci tornati nella formazione classica Teo e Giovi #nemoingiro!
Super pontone del primo maggio e noi non ce lo facciamo sfuggire.
A gennaio prenotiamo il volo su Catania a una pippa di tabacco (prima che i prezzi schizzassero alle stelle) programma per 4 gg fitto, fittissimo.
Praticamente quello che le persone normali farebbero in 10 gg di vacanza.
La parte sud-orientale della Sicilia che ancora ci manca da esplorare. Ce la faremo?!

Sveglia prima dell’alba. Volotea non ci tradisce, super partenza puntuale poco prima delle 6.30.
Alle 8.15 con 15 minuti d’anticipo atterriamo dopo aver sorvolato le isole Eolie e l’Etna!
Inizia l’avventura!
Noleggio auto low cost con “Goldcar” tanto cheap che non c’è manco un’insegna per capire dove si trova…in tanto cul…(se fa par dir dai!) fuori dall’aeroporto.
Signorina catanese gentilissima che ci voleva appioppare 100 euro di assicurazione integrativa, praticamente il costo del noleggio. “Rifiutiamo l’offerta e andiamo avanti”, con un bel segno della croce.

Ritiriamo l’auto, una Fiat Panda, che lascia molto a desiderare per via di pulizia e qualche botticella qui e là.
La Giovi decide di andare a cioccallarla, con questo risultato: “signorì la gente qui va ammare, le macchine sono così” da leggere rigorosamente con accento siciliano.
Benvenuti al sud!

Con la coda fra le gambe partiamo alla volta di Siracusa.
Giornata strepitosa, sole e caldo ma non troppo!
Parcheggio sicuro Talete a Ortigia, il centro storico di Siracusa, una penisola dalle strette viuzze, stile bizantino.

Ci diamo alla cultura investendo ben 4 euro totali per la visita del Duomo, che in realtà si presenta all’interno molto Medievale a differenza della facciata barocca, bello!
Il Duomo si affaccia su una grande piazza, che piano piano si riempie di comitive di turisti di viaggi del “cral” probabilmente, vista l’età media!! 🙂

Facciamo un po’ di beneficenza alla sq. Lupi del Siracusa 9 che fa autofinanziamento andando in giro per la città con acqua fresca e biscotti, addescando i turisti! Paese che vai autofinanziamenti che trovi!!

La Giovi fa il primo acquisto, in realtà un regalo..che perde girato l’angolo del negozio..no va be, meno male che era costato poco, almeno quello!

Saliamo sul belvedere San Giacomo e giriamo a zonzo, perché ogni scorcio regala angolini da immortalare.

Il sole picchia, il Teo si è già scofanato un arancino alla norma e risaliamo in macchina un po’ provati dalla levataccia.
Ma non molliamo! Direzione Riserva Naturale di Vendicari che è sulla strada per andare al nostro agriturismo in Val di Noto.
Una rivelazione, posto incantevole.
Puntiamo a Calamosche, una spiaggia, per fare il bagno e riposare, ci facciamo infinocchiare da un neretto che ci chiede 5 euro di parcheggio abusivo, contrattati a 3.
Passiamo da un chiosco che fa panini freschi e croccanti con una quantità infinita di ingredienti. Marcolini, sobrio come sempre, se lo fa fare con straccetti di carne di cavallo sostenendo che sia tipica di queste zone! Boh sarà!!

Con la panza piena, recuperata un po’ di energia entriamo nella riserva.
3,50 euro a cranio da pagare solo ed esclusivamente col pos, unica autoctona scioccata che volessimo pagare in contanti.
Strani sti siciliani.
Va be ci incamminiamo sul sentiero dalla terra rossa per 20 minuti e finalmente arriviamo a destinazione. Che spettacolo!
Un baia dall’acqua cristallina.

Bagnetto freschetto e pennica al sole!
Da italiani doc abbiamo scoperto che con lo stesso biglietto possiamo entrare anche alla riversa nella parte centrale, quella di Vendicari, dove ci sono i resti di una vecchia tonnara, oasi con fenicotteri e una passeggiata da fare sul litorale.
A malincuore lasciamo la quiete di questo paradiso e proseguimo il tour.

Granita take away alle more di gelso e via verso il b&b “l’isola dei Poeti”, immerso fra le coltivazioni dei pomodori pachino.
Scopriamo dopo i saluti di circostanza con la proprietaria che non è per niente del sud ma di Piacenza!
Ci sentiamo ancora di più a casa!!

Serata e cena a Marzamemi, non c’è bisogno di prenotare dicevano…ma nella piazzetta caratteristica non c’è posto, rimediamo un ristorantino proprio a pochi passi.
Tra una parmigiana, dei paccheri, una lampuga e una cassatina ci guadagniamo di crollare a letto per recuperare un po’ di energia con la panza decisamente bella piena!

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