Tríti iméra: Diakoftis e le spiagge del sud!

Mentre il Teo, personal trainer, trascina il Gigi a fare una corsetta mattutina fra i pendii impervi dell’isola, Giovi e Leti preparano la colazione standard dove non può mancare un po’ di yogurt greco che aiuta la processione al bagno!
Era da troppo tempo che non vi aggiornavamo sui nostri movimenti intestinali!

Studiata la meta di oggi. Le app che monitorano il meltemi dicono che la giornata è in zona “gialla”, qui non c’entra il covid ma la forza con cui soffia. Ideale perciò per raggiungere di buon’ora la spiaggia di Diakoftis solitamente battuta da forti venti.

Seguiamo google maps della Leti e arriviamo in una spiaggia semi deserta con wind surf e zero ombrelloni…ehm abbiamo sbagliato qualcosa, anche se stare qui non sarebbe stato male eh!

No panic, googliamo chi c’è già stato, si gira a dx prima di arrivare in aeroporto, poi a sx, 2 km di sterrato e si parcheggia vicino al bar/taverna.

Benvenuti in Paradiso. Proprio vero come dicevano, l’acqua caraibica, sabbia chiara fina, per carità belli i sassolini che ti si infilano ovunque, facendoti camminare sulle uova fino al mare, ma la sabbia è sempre la sabbia!

Ombrelloni in paglia a € 20,00 (sapevamo già) qualche indugio per prenderli….ma vaaaa ci siamo fiondati per accaparrarci i primi due fronte mare!

Non resistiamo, ottimo momento per scattare foto e immortalare questo posto da sogno.

Tra un bagno e l’altro ci scofaniamo delle specie di pastasfoglie ripiene di formaggio stra “onte” e ci appisoliamo al sole.

Biscottati per bene per le 16.30 decidiamo di fare il tour di qualche altra spiaggia.

Puntiamo a Agios Theodoros costeggiando la scogliera, con un po’ di sterrato. Scendiamo in questa bella baia riparata dal vento, acqua color smeraldo e sassolini colorati. Pochissima gente che pace! Un bel bagno e raggi del sole quasi al tramonto.

Pronti via ripartiamo, puntando a Christou Pigadi credendo di evitare lo sterrato ci ritroviamo in un piccolo tratto asfaltato e poi un off road impegnativo, che mette a dura prova le sospensioni della i30 e il Gigi cuor di leone. Le donne invece in silenzio si affidano alle preghiere. L’unico impavido è il Teo, nonché nostro driver, che non si fa impaurire neanche da una vecchietta incontrata in mezzo al nulla con abiti sgualciti e un coltello in mano.

Avanti e avanti pian pianino finalmente sbuchiamo su una strada agevole e raggiungiamo la spiaggia, ormai è tardi per un bagno, il meltemi soffia e la taverna vista mare, Amira, ci attrae di più.
Aperitivo con patate fritte con origano che qui è un po’ come il prezzemolo lo trovi dappertutto.

E’ tempo di tornare in appartamento per la cena ad Ammopi.
Sempre qualche avventura per via di strade, puntiamo ad andare da Dimitrios sulla spiaggia.
Pesce quasi per tutti, il bimbo Gigi va di “stifado” (spezzatino autoctono con cipolline in agrodolce).

Sgionfetti si torna a casa con il giro in piscina, ancora più bella la sera tutta illuminata.
Kalispera!

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