τέταρτη ημέρα (tétarti iméra) – ultimo giorno ad Alonissos trasferimento a Skiathos

Ultima mezza giornata ad Alonissos, come da programma, ci avventuriamo verso le spiagge della costa meridionale, più impervie per via della strada per arrivarci. La prima Megali Mourtia non ci da particolarmente problemi, con lo skooter riusciamo praticamente ad arrivare fino in spiaggia.

Si apre davanti a noi un baia con alcune taverne, zona ombrelloni di paglia fighissimi. Vista l’idea di visitare anche un’altra spiaggia, ci piazziamo “barboni” sui ciotoli e modello fachiri, riposiamo, facciamo il bagno e con incredibile sorpresa scopriamo che dopo alcuni metri, in acqua, c’è pure la sabbia!

Quando incomincia a picchiare per bene ci rimettiamo in sella per raggiungere la più remota spiaggia Vithisma. Partiamo sicuri delle nostre conoscenze in fatto di strade fino a quando arriviamo fino a Marpunta dove finisce la strada e c’è un bel resort…ok, come non detto, retro marcia, occhi attenti, qualche indicazione scritta sugli alberi altre su pezzi di legno ed arriviamo alla mitica spiaggia.

Ancora qualche fatica, ripida discesa a piedi per strada sconnessa e sterrata ed eccoci qua! Spiaggia molto wild, qui nessuna taverna ombrellone o comfort solo mare e natura, qualche ciotolo e sabbia scura e acqua, neanche a dirlo, color smeraldo.

Ci abbrustoliamo un altro po’, gambe in spalle si rientra in hotel. Abbandoniamo con smmo dispiacere il Symphony, fido compagno in questi giorni e ci facciamo portare al porto per prendere il cat flying, ma che sarà sto gatto volante!?

Con mezz’ora di ritardo lo vediamo all’orizzonte,  dopo aver assistito alla sceneggiata di 5 ragazze inglesi, dai costumi improbabili, che si sbracciano al molo, arrivate tardi alla barca con cui stavano facendo il giro delle Sporadi. Ritorniamo a noi, il cat flying ci porta, volando a pelo d’acqua, dritto dritto e in soli 45 minuti (altro che le 2 ore del traghetto di andata) a Skiathos. Peggy, la proprietaria di Villa Athena, dove soggiornaremo per le prossime 3 notti, ci aspetta con una “old jeep” al porto.

In 10 minuti, salendo per una ripidissima salita, arriviamo in questo bel posto immerso nel verde, molto curato, con piccole casette tutte vista mare. Per arrivare alla nostra si deve scendere, e su e giù e su e giù, forse è la volta buona che digeriamo la colazione!

Quando ormai pensavamo che le avventure fossero finite, almeno per oggi, eccoci a prenotare lo scooter per i prossimi giorni. Prima delle 21 c’è disponibile solo un cinquantino scassato, il Teo terrorizzato si mette alla guida, breve sosta al market e con ottimismo proviamo ad affrontare la salita carichi come muli, dopo due metri: Giovi su a piè e Teo a spingerlo. In nostro soccorso, pronto e fiammante per la serata torna fra noi un altro, indovinate un po’, Simphony e questa volta un 200!

Parcheggiamo e andiamo diretti verso qualche taverna consigliata da Peggy, con la prima tutto pieno con la seconda non ci lasciamo sfuggire il nostro solito posto al bancone del bar, l’ora è tarda e la location è proprio carina, si è riempito in un men che non si dica.

Soddisfatti, giro per il paese scoprendo viette caratteristiche e meno caotiche di quella principale. Il Simphony non ci delude, sfreccia in salita senza tentennamenti, staremo a vedere se domani terranno i freni, nel frattempo ci gustiamo la luna piena dal terrazzino e a nanna!

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