Day 5 – Metropolitan Museum, Central Park e East Village

Il buongiorno di oggi è stato incontrare sull’ascensore un inserviente dell’albergo che ci chiede dove andiamo, rispondiamo: “Uptown” e lui ci risponde “bene, perché la Downtown oggi è chiusa per pericolo bomba, questa è New York”…bene ma non benissimo!

Non ci facciamo spaventare e partiamo alla grande con dei pancakes da Pershing Square di fronte la Central Station punto di inizio di molti nostri giri con la metro, ormai qui ci sentiamo di casa!

Direzione MET, Metropolitan Museum, un po’ di cultura ci sta, anche perché è compreso nel City Pass quindi assolutamente da fare, Gigi docet!

Trascorriamo la mattinata in questo immenso museo fra le opere della pittura Europea tra cui Picasso, Matisse, Cezanne tanto per citarne alcuni, un po’ di arte contemporanea, arte greca e romana, egizia con il tempio di Dendur…si insomma detto così praticamente ci vorrebbe una giornata per vederlo tutto, ma il programma è ancora fitto di cose da fare e vedere e poi per chi ci segue da tempo, noi non siamo proprio tipi da museo!

Ma per fortuna c’è lo shop, sempre i posti preferiti della Giovi e la Leti. Foto di rito sulla terrazza all’ultimo piano, neanche a dirlo con sfondo grattacieli e poi via per il Central Park, polmone verde di New York, parco immenso pieno di strade persino con semafori per la biciclette, stradine, punti panoramici, laghetti e noi ne abbiamo percorso solo una minima parte, stupendo!

Cotti a puntino ci siamo fermati per un sandwich e un wrap, tutto molto americano in una piazzettina interna super carina con cascata alle spalle, Greenacre Pocket Park.

Con la pancia piena abbiamo avuto le forze di percorrere la 5Th Avenue fra negozi di lusso, qualche compera qui e là e rientrare in hotel e salutare Gigi e Leti che fan ritorno a casa.

Ora però uno sponsin è obbligatorio per programmare serata e i prossimi giorni. Decidiamo di seguire il consiglio di uno dei siti su viaggi a New York e finiamo al Mc Sorley’s, uno dei pub più antichi di New York convinti di mangiare.

Bello affollato e rumoroso troviamo subito da sederci e senza neanche chiedere cosa vogliamo subito pronte due pinte di birra ciascuno. Tralasciamo il Teo che fra “bright or dark” capisce lager…ma tranqui le figure sono all’ordine del giorno! Alla richiesta ne volete ancora rispondiamo “no thanks” quindi ci fanno subito il conto e della serie andate fuori dai…..

Ci troviamo nella zona East Village e andiamo a caccia di un altro posto dove mangiare, per cambiare dai soliti hamburger, carne e panini puntiamo al messicano che tutto sommato ci da delle soddisfazioni. Siamo ancora in forze per un giretto in questo quartiere con case basse, con le tipiche scalette d’emergenza esterne, niente grattacieli, poco caos ma bei locali per tutti i gusti!

Scoviamo anche uno dei bar segreti che per entrare devi scendere le scale ed entrare in una cabina telefonica, il Please don’t tell.

Qui è tutto originale, strano curioso, davvero unico!

A domani!