Terz dì – Malga Valpaiola e capodanno a San Vigilio!

Le emozioni della sera precedente, o forse il brûlé bello pesante bevuto per festeggiare l’impresa, fan sì che il risveglio è molto lento. Tranne per il Teo che è bello riposato grazie ai tappi anti rumore da cantiere edile che gli han permesso di contrastare il russare del Zizzu. E così decide di farsi una corsa fino in paese, tra stradine ghiacciate e macchine di sciatori già pronti per andare in pista. Almeno torna con le briosche!

Pronti si parte, direzione San Cassiano e poi malga Valparola. La mascotte Adele oggi però ha voglia di giochicchiare nella neve, di camminare non se ne parla.

Così il gruppo si divide, i Porro che fanno gli angeli tuffandosi nella fresca neve e Giovi Teo e Zizzu che raggiungono la malga. Una bella strada nel bosco, un ruscello, le malghe a fondo valle!

Ovviamente abbiamo lasciato le ciaspole in auto, e così quando la strada battuta finisce, diventa impossibile proseguire. Pazienza, si torna un po’ indietro, si mangia un panino e poi la camminata prosegue. Fino ad incontrare una slitta trainata da cavalli che funziona da ski-lift per gli sciatori che non vogliono spingersi nel tratto finale della pista!

È ora di tornare in appartamento per prepararsi alla seratona di capodanno. Dopo varie peripezie siamo riusciti a prenotare poco fuori San Vigilio di Marebbe, perché da queste parti se uno è intollerante si latticini come il povero Luciano… si attacca!! Comunque, aperitivo in igloo in paese, acquisto per la mezzanotte del peggior Prosecco al despar incredibilmente ancora aperto, e poi raggiungiamo l’Ostaria Gran Ciasa.

Un palazzo antico, con sale in legno, animali imbalsamati ovunque… e i due arzilli e centenari gestori ad accoglierli. Oddio, parlano un dialetto che è a dir poco incomprensibile ma in qualche maniera riusciamo a ricordargli delle intolleranze di Luciano e della piccola Adele. Ordiniamo dell’ottimo vino bianco della casa e via con antipasti, zuppa di gulasch, arrosto, sorbetto e dolce.

I tempi si allungano e Adele infatti a una certa crolla dal sonno. Ma non è l’unica visto che c’è un tizio che dorme vicino alla stube! Paghiamo che sono le 23.30, e mentre Adele si sveglia per chiedere il dessert, ci salutiamo per raggiungere alle 23.58 la piazza di San Vigilio. Stampiamo l’imbevibile Prosecco, prendiamo brûlé e un altrettanto imbevibile Aperol Hot… uno spritz caldo! Il tutto accompagnato dalla musica di un dj di cui abbiamo apprezzato la grande autostima che deve avere di se! Siamo nel 2023, buon anno!

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