Settimo jornu: tante piccole calette e il paese di Lipari

Il risveglio in quel di Salina è al gusto corposo e deciso del pane cunzato della sera prima!

Decidiamo di condividerlo anche coi pesci e gabbiani che circondano la barca mentre facciamo colazione. Un bagno per fotografarli con la nostra GoPro e poi direzione Lipari, l’isola più grande dell’arcipelago.

Mentre qualcuno lavora, il resto si gusta il panorama delle alte scogliere che una volta erano cave di pomice. Infatti il mare qui risulta azzurro chiaro e il fondo lo vedi anche a belle profondità. Ci fermiamo per goderci tutto questo, noncuranti delle mille barchette turistiche che vengono per una toccata e fuga e poi via in un’altra isola. Noi arriviamo a nuoto fino alla spiaggia!

Si torna e si risale a bordo per raggiungere un’altra rinomata spiaggia, Praia di Vinci. Anche qui scogliere alte, faraglioni e massi che stan su per miracolo. Ma mare sempre bello e prima di pranzare andiamo con altri tuffi e bagni mentre dalla cucina si alza un profumino di soffritto niente male!

Le dosi sono sempre abbondanti e il desiderio di farsi una pennica è alto! Ma resistiamo.. e per svegliarci fuori, altra mega nuotata fino a riva! Attenti a non incappare in qualche medusa, armati di maschere e pinne andiamo a vedere gli scogli della spiaggia prima di tornare in barca.

Classica doccia dello skipper, mentre il buon Mario ciacola con tutti gli altri skipper… conosce metà degli isolani, e l’altra metà è stata pure sua allieva!

Ballando con musica a palla, ci sistemiamo in rada vicino al paese di Lipari che raggiungiamo con tender, liberandoci anche dei sacchetti di immondizia!

Il paese è molto bello con una piccola parte più caratteristica fatta di viette e negozietti, una grande chiesa su un promontorio e poi la parte più turistica.

Acquisti di rito e cena al ristorante Marina Corta. E qui avviene la tragedia per Riccardo che picciottando sui social scopre che poche ore prima a passeggiare per Lipari c’era il suo idolo Michael Jordan! Googolate a non finire per scoprire che col suo mega yacht si sta già spostando verso Palermo mannaggia! Superiamo il difficile momento con l’ennesima granita e cannolo per poi tornare in barca.

Davanti a noi il paese colorato e illuminato, una luna quasi piena… e 60 metri di yacht enorme del povero Ennio Doris. “Tutto ruota intorno a te”, sopratutto dopo una settimana in barca! Meglio andare a letto!!

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