Huitième jour: la splendida Pont-Aven e la penisola del Quiberon!

Stamattina facciamo i “siori” in quella che era la sontuosa dependance del castello a poca distanza da noi… ma solo dopo aver fatto i soliti italiani “rompi coion” che chiedono la colazione alle 8.30 quando sarebbe stata servita alle 9. Alle noveeee? Ma siamo matti, alle 9 noi dobbiamo già aver visto almeno una cittadina, mangiato una crepe e riprogrammato per la centesima volta il nostro tour!


A parte gli scherzi 9.30 si parte, non ci sono “villaggetti” che tengano (questo lo possono capire in pochi).
Prima tappa Quimper per evitare i turisti, infatti siamo praticamente solo noi. Giretto veloce, ma non ci ha conquistato particolarmente nonostante la piccola deviazione a Locmaria per negozio di produzione ceramiche.

Proseguiamo verso la costa, su suggerimento del nostro host. Panorami baciati dal sole, ansa Rospico, bella baia riparata e avanti fino a Pont-Aven.

Eccoci a Pont-Aven. Un piccolo gioiello che vi consigliamo vivamente di inserire in qualsiasi viaggio/itinerario in Bretagna. Una meraviglia.
Un borgo costellato da gallerie d’arte, scorci di mulini, ponticelli su ruscelli. Luogo di produzione delle famose galettes, biscotti tipici. Non ci stupiamo se ha ispirato negli anni le tavolozze di tanti pittori.

Arriviamo verso le 13.30. Perfetto, mangiamo a bordo promonade una bella baguette semi sana. Poca gente e poi c’è il tempo per fare un giretto acquisti alla riapertura dei negozi nel pomeriggio. I souvenirs non vengono conteggiati nel budget, per quelli non si bada a spese, teoria della Giovi. Angolini suggestivi difficilmente fotografabili. Gioia per gli occhi e il portafoglio!

Ma la penisola di Quiberon ci aspetta.
Lunga solo 14 km. in estate dicono essere una specie gardesana domenica alle 5 del pomeriggio. Ma noi che siamo furbi ci arriviamo mentre tutti sono in coda per tornare. Va ben dai il fattore C ci ha assistito anche questa volta! Scendiamo dalla parte Est, riparata dal vento, un susseguirsi di spiagge. Certo un italiano non viene in Bretagna per il mare, abbiamo sicuramente di che vantarci ma le temperature oggi sono così piacevoli che venticello, bagnetto e raccolta di conchiglie particolari sulla spiaggia ci sta tutto!
Optiamo per Playa Blancas, una a caso, il nome po’ Caraibico ci incuriosisce.

Ci prepariamo poi per la serata. Cioè bottiglia di acqua dolce nel parcheggio della spiaggia lato pineta, lavaggio “sengalo” e abiti pesanti. Si, la sera le temperature sono freschette.
Dicevamo cost Est località balneari a Ovest la “costa sauvage” (selvaggia), frastagliata, onde, surfisti, un paradiso naturale.
La risaliamo tutta, sono solo 8 km. Un sentiero super panoramico la percorre tutta, runner a tutto spiano, il Teo si mangia le mani! 🙂 Pian pianino scendiamo ai vari punti panoramici.

Ceniamo con la gastronomia del Super U su un promontorio vista tramonto.
Questa volta ce lo godiamo senza corse. Uno dei più bei tramonti mai visti. Nell’infinito dell’oceano. Gabbiani e onde che si infrangono sulle rocce, come detto un Paradiso.
Scattiamo una marea di foto.

Ci attende 1 ora e 30 di auto per tornare a casa, ci rimettiamo in marcia. Notte amici di nemoingiro!!

Comincia la discussione

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.